La disabilità è un problema che non riguarda solo gli anziani ed è strettamente correlato alla necessità di abbattere le barriere architettoniche per agevolare la vita di tutti i giorni, e garantire, a chiunque abbia un problema a muoversi, una più completa autonomia. Oggi vedremo allora come riuscire ad installare un montascale anche in un condominio in base alle leggi che lo consentono.
Riuscire a salire e scendere le scale per chi è affetto da una disabilità motoria è spesso una condizione imprescindibile per recuperare la giusta indipendenza. Riuscire a vivere più serenamente, con una dignità recuperata e una serenità necessaria alla vita di tutti i giorni.
Per chi vive in una casa indipendente, la soluzione è facile perché per montare un montascale non c’è bisogno di permessi o riunioni e sarà necessario solo una ricerca del prodotto più performante e che meglio si adatta alle singole esigenze.
Diversamente, per chi vive in un condominio, ci possono essere dei dubbi su eventuali limitazioni.
La legge viene incontro a chi ha problemi di deambulazione e autorizza facilmente l’abbattimento delle barriere architettoniche. Infatti, per prima cosa, è diventato obbligatorio, con il decreto ministeriale del giugno 1989, rendere accessibili a chiunque tutti gli spazi dei condomini. Nel caso di pochi gradini da superare, è necessario installare pedane antiscivolo per consentire un agevole passaggio alle sedie a rotelle, sia negli spazi esterni, sia in quelli interni.
Per i dislivelli più alti invece, oltre alla necessità di montare un ascensore, la legge aiuta anche nel caso in cui la scelta voglia o debba ricadere su un montascale. In base alla legge numero 13 del 1989, il comune di residenza interviene con un aiuto in materia di contributi per l’adeguamento dello stabile in base alle richieste e alle esigenze dei disabili. Tuttavia, è necessario che, per poter dare il via ai lavori, vi sia la maggioranza assoluta dei condomini che viene calcolata in base al valore millesimale dell’edificio. Nel caso in cui questa maggioranza non venga raggiunta, la legge autorizza ugualmente il disabile a procedere con i lavori, il cui costo, però, sarà tutto a suo carico.
Se la maggioranza viene raggiunta e si procede con l’installazione del montascale, la legge interviene ad alleggerire il lavoro e la spesa attraverso importanti agevolazioni fiscali con una detrazione Irpef che, nel caso dei montascale, può andare dal 36% al 50%. In questo caso, l’iva è calcolata al 4%.
Se, al contrario, non avendo raggiunto il quorum, le spese sono a carico del disabile o di chi se ne fa carico da un punto di vista fiscale e contributivo, i lavori per il montaggio di un montascale saranno soggetti alla detrazione Irpef del 19%. È chiaro che la disabilità deve essere certificata e permanente.
Il prodotto da scegliere, oltre ad avere una corretta funzionalità, deve anche arrecare meno disagio possibile agli altri condomini. È giusto dunque scegliere un montascale che sia il più silenzioso possibile, che non necessiti di cavi o cablaggi e che non richieda un ingombro eccessivo. È necessario determinare la larghezza minima del vano scale che deve essere tale da consentire l’installazione dell’impianto scelto. Si parte con un minimo di larghezza che corrisponda a 75 cm, una dimensione questa che permette al dispositivo di muoversi agilmente soprattutto sulle curve. Sarà necessario prevedere, alla base delle scale, una presa di corrente perché questi impianti, che non richiedono interventi strutturali al condominio e che non necessitano di una modifica all’impianto elettrico, vengono alimentati a corrente, liberando così il richiedente da eventuali autorizzazioni amministrative.
Sicuramente, prima di procedere all’acquisto del montascale e alla sua successiva installazione, sarà necessario indire una riunione condominiale, anche nel caso in cui la maggioranza non fosse stata raggiunta in un incontro preliminare, per informare tutti di quanto rilevato, a seguito di un sopralluogo da parte di un tecnico specializzato, incaricato di verificare l’idoneità dell’edificio e di consigliare, in base a quella, il prodotto più indicato, anche a seconda delle esigenze di chi ne fa richiesta.
In commercio si trovano montascale a pedana che consentono il trasporto di disabili che si muovono su una carrozzina e che possono quindi anche essere utilizzati per trasportare persone in piedi o mamme con i passeggini; e montascale a poltroncina che, con una sedia incorporata in dotazione, sono destinati al trasporto di persone in grado di camminare ma che non possono salire o scendere le scale.
L’installazione di un montascale avviene nel giro di poche ore e non crea disagio agli altri condomini. Questi impianti performanti e altamente tecnologici, che garantiscono sicurezza e affidabilità, sono sempre realizzati con materiali di alta qualità come acciaio inox o alluminio per scongiurare un’eventuale formazione di ruggine o una dannosa ossidazione. Sono curati esteticamente e, quando non sono in funzione, occupano uno spazio davvero limitato.