Vuoi un tuo marchio di cosmetici? Ecco a te qualche consiglio utile dai nostri esperti!
Marchio cosmetici : 3 consigli per aprire una  tua attività - Le Shopping News Il Magazine per gli Appassionati di Moda e Tendenze

Questi, infatti, sono dei requisiti fondamentali per avviare un’attività di questo tipo, ma non sono le uniche cose di cui si ha bisogno. Step importanti per la buona riuscita del lancio di un nuovo marchio sono affidarsi alla giusta azienda per la produzione di cosmeticiper la produzione di trucchi e creme di grande qualità ed effettuare un’attenta analisi di mercato.

Se ci si vuole imbarcare in questa nuova e affascinante avventura, potranno essere utili questi 3 consigli per aprire un proprio marchio di cosmesi e portarlo al successo.

Definire l’identità del brand

Un errore molto comune che si fa quando si progetta una nuova attività è quello di pensare di attrarre quanti più clienti possibili con prodotti adatti a ogni tipo di persona indipendentemente da fattori come età o interessi.

In generale, però, risulta quasi sempre più efficace scegliere una nicchia ben precisa dentro la quale orientarsi e definire l’identità del brand in modo chiaro. Quali tipi di prodotti si vuole realizzare? È bene iniziare stabilendo il tipo di clientela che si intende attirare con il proprio marchio di cosmesi e progettare il brand intorno a questo pubblico ideale e alle sue esigenze.

Solo dopo aver fatto un’attenta analisi di mercato per capire cosa manca e cosa le persone hanno bisogno di comprare, si potranno avere le idee ben chiare su quale nicchia scegliere. A questo punto viene tutto il resto: il giusto investimento, un buon lavoro di marketing e di personal branding. Il passo fondamentale, a questo punto, diventa la vera e propria produzione dei cosmetici, e per questa ci si può affidare ad aziende specializzate, che seguono il cliente in un percorso che parte dalle necessità dei clienti fino alla creazione del prodotto. Meglio preferire aziende che utilizzano ingredienti di prima qualità e, possibilmente, cruelty-free.

Stabilire l’investimento iniziale

Naturalmente un aspetto da tenere in considerazione sin dall’inizio del progetto è la somma da investire: tra ricerca, marketing, produzione dei prodotti e logistica si può partire già da una cifra di 5.000€ per effettuare i primi test, ma dipende molto dal tipo di prodotti che si vuole vendere e dalle modalità di realizzazione.

Di fondamentale importanza anche procurarsi il PIF, ovvero il Product Information File: si tratta di un dossier tecnico dei prodotti che contiene tutte le informazioni riguardo alla valutazione della sicurezza legata al cosmetico.

Promuovere l’attività nel modo giusto

A questo punto non resta che far conoscere il proprio marchio di cosmesi al mercato, e per farlo oggi si ha a disposizione il mezzo più efficace di tutti: internet.

Creare una campagna di marketing tramite i social network può essere la chiave per raggiungere molta più clientela: se un negozio fisico ha bisogno della vetrina davanti a cui i clienti devono necessariamente passare per scoprire i prodotti, attraverso internet si può arrivare potenzialmente a tutti. Per farlo, però, bisogna aver costruito il marchio nel modo giusto: non basta avere un buon prodotto, ma è necessario anche rendersi riconoscibili e memorabili nella mente del cliente.

Un fattore determinante in questo è il logo: affidarsi a un buon graphic designer per realizzarlo, in modo che la propria attività possa avere un logo coerente ed evocativo, un’immagine che si associ subito al brand. E naturalmente questo logo dovrà essere riportato anche su etichette e packaging.

Per la promozione ottimale di un marchio di cosmesi, poi, sarà necessario investire sull’analisi dell’andamento del trend, in modo da conoscere ancora meglio il cliente-tipo e, se necessario, “aggiustare il tiro” riadattando la strategia di marketing in base alle sue preferenze e a quelle che i dati dicono essere le sue esigenze.