Allergan Aesthetics e i falsi miti sulla medicina estetica - Le Shopping News Il Magazine per gli Appassionati di Moda e TendenzeAllergan Aesthetics è un società del Gruppo AbbVie. Si impegna nel diffondere una corretta informazione al pubblico.

Soprattutto nel mondo della medicina estetica esistono molti falsi miti da sfatare. A questo pensa Allergan Aesthetics.

Grazie all’uso di un linguaggio semplice e messaggi chiari Allergan Aesthetics mira a diradare questi dubbi. Anche per migliorare la vita dei pazienti. Uno degli argomenti che più spaventano è quello della tossina botulinica. L’azienda studia questa proteina da trent’anni. E’ molto indicata per curare alcuni disturbi come l’emicrania cronica. L’uso nelle pratiche di medicina estetica è ormai accettato. Oltre che diffuso in oltre 90 paesi.

Oggi, grazie a un metodo di purificazione brevettato e standard di sicurezza molto elevati, la tossina botulinica si rivela sicura e affidabile. A anche efficace. Ma nel corso del tempo lo studio e l’applicazione di questa proteina hanno portato ad episodi discutibili. L’intento dell’azienda è proprio quello di far luce sul tema. Con delle vere e proprie “Pillole di Curiosità”.

 

Ecco qui le prime due curiosità delle otto previste per questo programma di approfondimento.

All’inizio della Seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti iniziarono a fare ricerche sulla tossina botulinica. Lo fecero per scopi bellici. Crearono delle vere e proprio capsule di gelatine con questa proteina all’interno. Le testarono sugli asini. Questi sopravvissero tutti. Il programma venne abbandonato, in seguito a questi risultati. Fu ripreso solo dopo anni. Gli scienziati arrivarono a una conclusione. Gli asini sono probabilmente una delle poche specie immuni alla tossina botulinica.

Nel 1820 il poeta romantico e ufficiale medico Justinus Kerner fu il primo a fornire una descrizione clinica del botulismo. L’uomo abitava in Germania. In particolare nella cittadina di Welzheim. Qui indagò le cause che portavano all’avvelenamento in seguito alla consumazione delle salsicce affumicate. Cinquant’anni dopo venne creato anche il termine specifico botulismus. Derivante dal latino botulus, salsiccia.