L’alito cattivo, definito comunemente anche alitosi, è un inconveniente e un disturbo spiacevole e spesso imbarazzante caratterizzato dall’emissione di aria dall’odore molto sgradevole dalla bocca.

L’alito cattivo, definito comunemente anche alitosi, è un inconveniente e un disturbo spiacevole e spesso imbarazzante caratterizzato dall’emissione di aria dall’odore molto sgradevole dalla bocca. L’insorgere di questo problema può essere causato da fattori di diversa natura. In molti casi può essere spia di varie tipologie di disturbi che hanno origine nello stomaco, come ad esempio il reflusso gastroesofageo. Quando l’alito cattivo è legato a problematiche connesse con lo stomaco si parla anche di “alitosi stomacale”.

Se il più delle volte, infatti, l’alitosi è dovuta a cause banali, come l’aver mangiato aglio e cipolla o aver mangiato pesante, ed è quindi facilemente risolvibile nel giro di un giorno o due, in altri casi, più rari, è dovuta a problematiche più incresciose, come malattie dentali, o è indizio di disturbi legati all’apparato digerente, come il già citato reflusso ma anche gastriti, ulcere, ecc.

In questi ultimi casi, non è sufficiente eliminare i batteri che si accumulano in bocca con collutori o simili, occorre intervenire in maniera diversa e mirare a riequilibrare il ph nello stomaco.

La correlazione tra stomaco e alitosi è dovuta in particolare alle ulcere, che spesso sono causate da una proliferazione di un batterio, l’helicobacter Pylori, il quale può produrre dei composti solforati volatili responsabili del forte odore sgradevole. 

Non solo ulcere, anche il reflusso gastroesofageo o l’acidità di stomaco possono portare ad avere l’alito cattivo, questo perché anche questi disturbi sono il risultato di uno squilibrio, sono caratterizzati dalla risalita dei succhi gastrici acidi dallo stomaco verso l’esofago. Questa situazione cambia l’acidità nella bocca provocando la sensazione di emanare un odore sgradevole dalla bocca. 

Abitudini sbagliate, come saltare i pasti, mangiare cibi troppo conditi, fumare, ecc possono portare anch’essi a degli squilibri della flora batterica, ovvero una diminuzione dei batteri “buoni” e un aumento dei microorganismi dannosi, la proliferazione di questi ultimi possono portare a vari problemi di digestione tra cui si include anche l’alitosi. 

L’alitosi, quando è più persistente e non dovuta semplicemente a un consumo occasionale di aglio e cipolla, e quando si pensa possa essere indizio di altre problematiche più serie, deve essere tenuta sotto controllo da un medico che, se necessario, può sottoporre il paziente ad una gascromatografia per rintracciare le origini di tale disturbo e intervenire nella maniera più adeguata. 

In ogni caso è possibile fare ogni giorno la propria parte per impedire che questo disturbo si presenti o ricorrere a rimedi che possano alleviare il problema. 

Ci sono delle buone abitudini che, in ogni caso è sempre bene adottare per tenere a bada il problema:

  • la prima buona abitudine, sempre valida se si vuole mantenere il proprio organismo in buona salute, è quello di bere molta acqua, di mantenersi sempre ben idratati. L’acqua e la saliva infatti, aiutano a mantenere i denti puliti e, in generale, il cavo orale. Il passaggio frequente di liquidi nel cavo orale e cioè una buona idratazione, rende più facile la rimozione dei batteri; evitando il ristagnamento si evita la proliferazioni di batteri. 
  • Potrà sembrare un consiglio banale ma non lo è, lavarsi bene i denti è uno dei modi più efficaci per scongiurare l’alito cattivo ma spesso non viene effettuato nel modo giusto. Se i denti non vengono puliti spesso e bene, con l’uso di collutorio e filo interdentale, i residui di cibo diventeranno batteri che a loro volta diventeranno placca e tartaro che potrebbero causare l’insorgere di patologie più gravi, come le gengiviti e le paradontiti alle quali si unirà l’alito cattivo persistente. 
  • Parlando di alitosi stomacale, ovvero originata nello stomaco e dovuta a degli squilibri tra batteri “buoni” e non, va da sè che avere un’alimentazione sana ed equilibrata è la vera chiave fondamentale per scongiurare i disturbi legati allo stomaco e alla digestione. Ciò che mangiamo influisce decisamente sulla freschezza dell’alito.

Seguire un’alimentazione sana che aiuti a mantenere l’equilibrio della flora batterica significa soprattutto evitare o diminuire il consumo di alcuni alimenti, ovviamente aglio e cipolla in primis ma non solo, anche tutti gli alimenti processati o eccessivamente conditi. Meglio optare per il consumo di cibi più facilmente digeribili e assimilabili, come i cereali integrali e la frutta e verdura fresca e di stagione. È importante cambiare anche modo di cucinare i cibi, le parole chiave sono semplicità e leggerezza, meglio mangiare verdure crude o bollite ed evitare di friggere in generale. Lo stesso vale per carne e pesce, meglio optare per la cottura al vapore o alla griglia e scegliere condimenti leggeri, qualche goccia di olio d’oliva e limone.

Contrariamente a quanto si possa pensare inoltre, alcuni latticini favoriscono la digestione e pertanto ostacolano la comparsa dell’alitosi, tra questi i migliori sono sicuramente il latte, il kefir e lo yougurt, ancora meglio se probiotici.

Infine, altri rimedi casalinghi efficaci sono il consumo regolare di té verde o tisane a base soprattutto di menta e finocchio, dalle notevoli proprietà digestive poiché aiutano a contrastare la produzione eccessiva di acidi e la proliferazione di batteri.