Chanel N°5 e la Rosa di Maggio - Le Shopping News Il Magazine per gli Appassionati di Moda e Tendenze

Il mese di maggio è il momento in cui fioriscono le rose più belle e profumate, il mese dell’amatissimo Chanel N°5 e della raccolta a Grasse della Rosa di maggio a cui si deve la sua fragranza inconfondibile. Ma scopriamone di più su questa pianta da profumo legata alla storia di Chanel N°5!

Chanel N°5 e la Rosa di maggio

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“La Rosa di maggio comincia a schiudersi durante la notte, sviluppa sentori dolci, mielati e leggermente speziati”.

Queste le parole con cui Olivier Polge, Profumiere Creatore di Chanel, ci racconta un fiore straordinario. Vi siete mai chiesti dove vengono prodotti gli ingredienti con cui è formulato il celeberrimo N°5 di Chanel?

Forse non tutti lo sanno, ma al cuore della formula del famosissimo profumo Chanel N°5 ci sono innanzitutto i fiori, come la Rosa di maggio che prende il nome dal periodo in cui fiorisce. Parliamo della Rosa Centifolia originaria di Grasse, l’unico luogo al mondo in cui viene coltivata sin dall’inizio del XX secolo. Questo fiore incantevole dal potere olfattivo intenso fiorisce solo una volta all’anno.

La Rosa, così come il gelsomino di Grasse, è indispensabili alla composizione dell’estratto di Chanel N°5, per questo la Maison dal 1987 si è impegnata in un partenariato siglando un contratto di esclusiva con la famiglia Mul, produttori di fiori a Grasse da 5 generazioni, che si occupa della produzione e dell’estrazione di questi fiori per i profumi del marchio. Questo serve a garantire la perennità di fiori così preziosi e straordinari.

Grasse, culla della profumeria della Maison

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Come già anticipato, è a Grasse che si sviluppa la coltivazione delle piante da profumo più pregiate, una terra dal suolo fertile riscaldata dal sole mediterraneo e rinfrescata dai venti. È qui che nel 1921 Ernest Beaux, creatore di Chanel N°5, scelse per la sua composizione il gelsomino di Grasse.

Chanel è rimasta fedele a questo territorio e dal 1987 contribuisce anche alla sostenibilità della coltivazione del gelsomino e della rosa. In quell’anno Jacques Polge sigla per la Maison Chanel una collaborazione inedita per l’epoca, quella con il maggior produttore di fiori della zona, la famiglia Mul, di Pégomas. La famiglia continua da 5 generazioni a prendersi cura di queste piante da profumo uniche al mondo e dalla qualità eccezionale.

A oggi ci sono 20 ettari di campi dedicati ai fiori da profumo a Grasse, ai quali si sono aggiunte anche altre piante da profumo, dall’iris al geranio, alla tuberosa. Cinque raccolti eccezionali ed esclusivi, riservati solo ai profumi Chanel! Il tutto con una grande attenzione alle tecniche di coltivazione all’insegna di un’agricoltura ragionata, al fine di preservare il terreno e i fiori.

Scoprite anche i profumi Gabrielle Chanel.

La rivoluzione olfattiva di Chanel N°5

Creato quasi 100 anni fa, il profumo Chanel N°5 è a oggi un punto di riferimento nel settore, sinonimo di eleganza, lusso ed esclusività. Una creazione che si ispira e riflette la personalità di Gabrielle Chanel, a oggi un prodotto dal successo ineguagliabile.

La rivoluzione olfattiva di Gabrielle Chanel e del profumiere Ernest Beaux ha inizio nel 1921, quando Coco, la prima sarta a creare un profumo, rifiuta di proporre una fragranza strettamente legata all’odore dei fiori. Quello che lei voleva era “un profumo artificiale come un vestito, vale a dire costruito. Sono un artigiano del cucito. Non voglio la rosa, il mughetto, voglio un profumo composto.” Queste le sue parole. Così Ernest Beaux realizzò per lei un bouquet di 80 componenti tra cui Rosa di maggio, Gelsomino, Sandalo, Ylang Ylang e non solo. Quello fu l’inizio della rivoluzione, il primo passo verso la profumeria dell’era moderna.

Da cosa deriva poi il nome N°5? Si racconta che è il numero faccia riferimento al quinto campione presentatogli da Ernest Beaux, ma il 5 è anche il numero che Gabrielle Chanel, legata ai segni zodiacali e ai simboli, scelse come numero portafortuna e come data di presentazione delle sue collezioni spesso fissate il 5 febbraio e il 5 agosto e così via.

Linee nette, angoli arrotondati e una forma minimalista ma elegante furono scelti per la confezione che ancora oggi continua a mietere successi, con il tappo sfaccettato e i contorni che richiamano quelli di Place Vendôme. Nel 1959, il N°5 viene esposto nel Museum of Modern Art di New York, consacrandone il successo; Marilyn Monroe afferma di indossare solo poche gocce di N°5 per andare a dormire. Andy Warhol immortala il flacone, confermandone le caratteristiche di icona senza tempo.

Quasi 100 anni dopo la sua nascita, N°5 conserva il suo potere seduttivo e i suoi accenti iper femminili. Una fragranza esclusiva che ha anche saputo reinventarsi nel 2016 con la creazione di N°5 L’Eau firmata dal Profumiere Creatore della Maison, Olivier Polge.

Cosa ne pensate di questo viaggio magico nella storia dell’ineguagliabile Chanel N°5?

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