LOÏS: la sartoria del riciclo - Le Shopping News Il Magazine per gli Appassionati di Moda e Tendenze

Un abito su misura? Facile e dal costo accessibile, se vai da LOÏS, la sartoria democratica, creata su misura e personalizzabile, al fine di venire incontro alle esigenze di ciascuno.

L’arte di comporre abiti con elementi e materiali, forme e volumi  diversi, per creare un abito unico, solo tuo, che riesce anche a dare una mano all’ambiente.

LOÏS  è progettazione e ricerca della materia che si manifesta, come conseguenza naturale nella pratica dell’upcycling. Siamo circondati dalla bellezza, da dettagli e particolari che meritano nuova interpretazione e un diverso uso, da oggetti apparentemente inutili e senza una destinazione. 

L’idea di Matilde di Pumpo, creatrice di LOÏS, è quella di dare un senso a tutto questo. Per evitare sprechi, accumuli di materiale dal valore inestimabile. 
 
Gli armadi e i cassetti della nonna sono uno scrigno prezioso. Non solo abiti, ma anche corredi, asciugamani, accessori possono diventare la base di partenza per ricreare qualcosa di bello. Le maniche di una camicia possono diventare una gonna, un vecchio pantalone una giacca o viceversa.
Dall’inaspettato nasce così qualcosa di unico e originale, grazie ad un’idea sostenibile di reinterpretazione e rivalutazione di ciò che già esiste.

Uso e riuso, ricerca, recupero e sostenibilità. La regola è non avere regole.

Grazie anche all’utilizzo del moulage, una tecnica sartoriale francese introdotta da Mademoiselle Vionnet  detta Draping, il vestito prende forma sul manichino, drappeggiato direttamente dalle mani del sarto/a.
 
L’upcycling diventa così uno strumento per sensibilizzare all’uso dell’economia circolare e sostenibile perché tutto ha un utilizzo diverso dalla sua prima vocazione originaria.
Nel mondo LOÏS tutto questo diventa possibile, proprio come nelle favole, grazie alla verve creativa della sua fondatrice Matilde.
 
MATILDE DI PUMPO – BIOGRAFIA

Matilde, purosangue pugliese di Rodi Garganico, studia e si diploma allo IED di Roma nel 2009. E dopo qualche anno di gestazione, nel 2018 da alla luce la sua creatura
LOÏS. Una fanciulla nata dai suoi sogni, la dea sempre immaginata e desiderata sin da bambina che rivoluzionasse il suo modo di essere donna e di parlare alle donne. 
La sartoria, lo studio di modalità di lavorazione dei tessuti rubate alla tradizione, lo sviluppo dei pezzi e dei materiali zero waste, cioè senza spreco, la ricerca e l’approfondimento sono gli strumenti di Matilde per il riuso creativo dei capi per renderli nuovi e più belli di prima.

Queste le parole di Matilde:“La mia progettazione è divisa oggi in tre tipologie contornate tutte da un’attenta lavorazione sartoriale

1) Dare ad uno stesso tessuto diverse sfaccettature tramite colorazioni.
Questa è un’idea che nasce dal bisogno di avere a disposizione più tessuti poiché nel posto in cui vivo non è semplice poter fare una ricerca completa utile alla creazione e realizzazione di una collezione.
2) Utilizzo del neoprene nella vita quotidiana. I colori del mare, gli odori e le sensazioni, viaggiano sempre nei miei pensieri e voglio cristallizzarli proprio utilizzando questo materiale.
3) Upcycling che nasce dal pensiero e dalla volontà di riutilizzare ciò che già esiste per creare qualcosa di nuovo e inaspettato.”

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Il suo consiglio eco-fashion? “Scegli bene per comprare meglio. Comincia la rivoluzione dal tuo armadio, riusa e riadatta i tuo capi e quelli ereditati dal guardaroba della nonna”
Scegliere cosa acquistiamo ha il potere di cambiare il mondo. La moda ha costi umani e ambientali che non possiamo più ignorare.
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