La collezione Chanel spring/summer 2026 segna un momento storico per la Maison: il debutto di Matthieu Blazy come nuovo Direttore Creativo. In una sfilata dal forte impatto visivo, tra stelle e pianeti, Blazy reinterpreta i codici Chanel unendo passato e futuro, sogno e concretezza, per una donna libera, moderna e profondamente elegante.
Il nuovo linguaggio Chanel tra heritage e visione futurista
La collezione Chanel spring/summer 2026 segna l’atteso debutto di Matthieu Blazy come nuovo Direttore Creativo della Maison. La sfilata, tra gli eventi più seguiti della Paris Fashion Week, si è svolta al Grand Palais sotto un cielo costellato di stelle, luna e pianeti: una scenografia spettacolare che ha trasformato la passerella in un vero viaggio cosmico.
Prima del grande evento, Chanel aveva condiviso tre scatti in bianco e nero realizzati dal celebre fotografo David Bailey, preludio a una sfilata che avrebbe unito memoria e innovazione.
“Per la mia prima collezione Chanel volevo creare qualcosa di universale, come un sogno. Il cielo e le stelle ci uniscono tutti: osserviamo lo stesso universo e proviamo emozioni comuni,” ha dichiarato Matthieu Blazy.
Le parole di Gabrielle Chanel, “Amo tutto ciò che è lassù: il cielo, la luna, credo nelle stelle”, risuonano come un’eco poetica che guida la visione del designer.
Lo stile Chanel reinterpretato da Matthieu Blazy
Blazy rilegge lo stile Chanel con uno sguardo nuovo ma rispettoso dell’eredità della fondatrice. L’apertura della collezione rende omaggio alle origini: camicie e pantaloni maschili ispirati ai capi che Gabrielle amava indossare, presi in prestito dal suo grande amore Boy Capel.
Le giacche dal taglio maschile si presentano con bordi grezzi, mentre i tweed si fanno più audaci e leggeri. Il risultato è un guardaroba che riafferma il potere femminile, celebrando la libertà di movimento e la sensualità discreta che hanno reso immortale lo stile Chanel.
Le Vestiaire de Jour: la quotidianità reinterpretata
Nella collezione Le Vestiaire de Jour, Blazy introduce una nuova fluidità. I classici di Chanel diventano dinamici, si muovono con il corpo, acquisendo una leggerezza moderna.
Le borse 2.55 sono reinterpretate con un tocco vissuto, la fodera bordeaux diventa protagonista, mentre le camelie, simbolo della Maison, si trasformano in delicate decorazioni sulle tute in seta lavorate a maglia. I tweed sfilacciati assumono nuove forme, con ricami e delineature che uniscono passato e presente.
Le linee pulite e grafiche in bianco e nero richiamano l’eleganza dell’Art Déco, mentre le sete fluide e lavorate a maglia esaltano la precisione sartoriale. I motivi floreali, astratti e pittorici, si trasformano in petali che fluttuano sulla stoffa come opere d’arte.
Un viaggio tra le stelle: il linguaggio senza tempo di Chanel
L’universo Chanel si espande oltre i confini della moda, esplorando un linguaggio che unisce tradizione e avanguardia. Nella seconda parte della collezione, le linee maschili si ammorbidiscono, diventando più sinuose e femminili.
Le maglie di tweed si intrecciano in trasparenze leggere e lavorazioni artigianali; la struttura degli abiti Chanel viene messa a nudo, rivelando la purezza delle forme e la maestria della confezione.
I gioielli, parte integrante dello stile della Maison, appaiono come piccoli pianeti di vetro, perle barocche e catene smaltate, in un gioco di riflessi che dialoga con il tema celeste della collezione.
Le calzature riprendono la punta a contrasto, dettaglio iconico della Maison, e si rinnovano con tacchi perfettamente proporzionati, pensati per accompagnare la donna Chanel verso il futuro con passo deciso.
La donna chanel secondo Matthieu Blazy
Con questa prima collezione, Matthieu Blazy firma un manifesto di libertà e femminilità moderna. La donna Chanel diventa simbolo di evoluzione: forte, consapevole, ma anche sognante e curiosa.
“Chanel è amore. La nascita della modernità nella moda è il risultato di una storia d’amore. È un’idea di libertà, fuori dal tempo e dallo spazio, portata avanti da Gabrielle Chanel,” afferma Blazy.
Un’eredità che continua a rinnovarsi, intrecciando emozione e tecnica, passato e futuro, in una collezione che celebra l’essenza stessa della Maison.
“Non c’è tempo per la monotonia. C’è un tempo per lavorare e un tempo per amare, e questo non lascia spazio ad altro,” ricordava Mademoiselle Chanel.
Oggi, con Chanel spring/summer 2026, quella filosofia torna a vivere in una collezione che invita a sognare guardando le stelle, proprio come faceva Gabrielle.