Eredi Zucca fragrance collection, la nuova collezione che unisce profumeria artistica e tradizione milanese : una linea di otto fragranze d’autore che celebra il mestiere delle barberie storiche, la cultura di Milano e l’eccellenza della profumeria contemporanea. Un viaggio olfattivo ricco di rimandi, personaggi iconici e materie prime di altissima qualità.
Una collezione che racconta identità, memoria e stile
La Eredi Zucca fragrance collection è un omaggio alla memoria emotiva e alla tradizione. Una collezione che intreccia la profumeria artistica con l’atmosfera autentica delle barberie di un tempo, restituendo al profumo un ruolo narrativo e culturale.
Il cuore del progetto è la città di Milano, con le sue storie, i suoi protagonisti, la sua continua tensione tra passato e presente. Ogni fragranza diventa così un ponte tra epoche diverse, tra artigianalità e creatività, tra la calma dei rituali di barberia e l’energia della metropoli.
Otto sillage esclusivi firmati da quattro maestri profumieri – Blaise Mautin, Marie Urban LeFebvre, Nanako Ogi e Luca Maffei – compongono una mappa olfattiva eclettica e ricercata. Ogni piramide nasce da materie prime selezionate con cura e da un approccio produttivo attento, in perfetta continuità con il DNA del brand: qualità assoluta, eleganza e sofisticazione.
Fragranze ispirate a personaggi e luoghi simbolo di Milano
La forza della collezione risiede nel suo racconto: ogni profumo porta inciso sulla bottiglia il volto di una figura storica legata alla città. Piccoli cammei in vetro e ottone che trasformano ogni flacone in un oggetto d’arte. Le fragranze dialogano con i personaggi rappresentati, riprendendone spirito, energia ed eredità culturale.
Ecco le otto creazioni:
Tabacco – Ludovico il Moro
Un blend profondo di cigar notes, patchouli, labdano e geranio, con accenti di cannella. Un distillato aromatico intenso, scuro, sofisticato: una fragranza che sfida il tempo e lascia un’impronta indelebile.
Vetivero – Napoleone Bonaparte
Il vetiver amato da Napoleone incontra mirra, muschio, sandalo e ambretta. Pompelmo e bergamotto di Calabria illuminano le note di testa. Un profumo che esprime potere, misura ed eleganza.
Cuoio – Giuseppe Verdi
Un inno alla musica, al Teatro alla Scala e a uno dei più grandi compositori italiani. Il cuoio di Russia è protagonista, sostenuto da legni, benzoino, patchouli, mughetto e agrumi. Una fragranza intensa e drammatica, come le sue partiture.
Narciso – caravaggio
Ispirato al maestro della luce e dell’ombra. Oud, cedro della Virginia, benzoino e mirra si combinano con gelsomino, muschi e agrumi, creando un profumo sensuale e sofisticato, fatto di chiaroscuri.
Ultima cena – Leonardo da Vinci
Un’ode allo spirituale e al simbolismo de “Il Cenacolo”. Palo santo, incenso, legni, patchouli e rosa danno vita a un jus meditativo, profondo e raffinato: più che una fragranza, un rituale contemporaneo.
Duomo – Gian Galeazzo Visconti
Una miscela calda e speziata di rum, cannella, chiodi di garofano, pimento, lime e note legnose che richiamano la grandiosità della Cattedrale. Un profumo ricco, suadente e avvolgente.
Veritas – Alessandro Manzoni
Una fragranza letteraria e contemplativa. Noce moscata, cardamomo e pepe rosa aprono un cuore di cashmeran, iris ed elicriso. Le note di fondo – vetiver, incenso, labdano – creano un’aura calda e poetica.
Novecento – Filippo Tommaso Marinetti
Un richiamo all’energia del Futurismo. Semi di carota, cardamomo e lavanda anticipano un cuore di cedarwood e patchouli arricchito da ambroxan e muschi. Un profumo elegante, vibrante e intimo.
Un immaginario che nasce dalle barberie e ritorna ai sensi
La Eredi Zucca fragrance collection rievoca sensazioni, luoghi e rituali:
l’aroma di cuoio delle poltrone consumate
le note verdi del vetiver e della menta
il calore rassicurante della mirra
le spezie del dopobarba tradizionale
il legno delle boiserie e il talco dei gesti quotidiani
Ogni fragranza è un frammento di storia, un ricordo, un’emozione. C’è Milano con il suo Rinascimento, la sua musica, la sua intellettualità, la sua velocità. C’è l’eredità dei barbitonsori, l’arte che ispira, la modernità che reinterpreta.




