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Shanghai Le Soir, il cinema olfattivo di Cherigan

Una fragranza di profumeria di nicchia che trasporta nella Shanghai degli anni Trenta, tra immaginario cinematografico e racconto sensoriale

La profumeria di nicchia continua a esplorare territori narrativi sempre più articolati, avvicinandosi al linguaggio del cinema e del viaggio nel tempo. È in questo contesto che si inserisce Shanghai Le Soir, la nuova fragranza firmata Cherigan, concepita come una vera e propria storia olfattiva ambientata nella Shanghai del 1933. Un’epoca segnata dal contrasto tra luci e ombre, sfarzo e mistero, che diventa il filo conduttore di una composizione pensata per evocare atmosfere più che semplici sensazioni.

Shanghai Le Soir: la profumeria come racconto

Con Shanghai Le Soir, la maison Cherigan sceglie di allontanarsi da una profumeria dichiaratamente descrittiva per abbracciare una dimensione narrativa. L’ispirazione arriva dalla “Perla d’Oriente” nel momento di massima vitalità della sua vita notturna, quando la città era crocevia di culture, spettacolo e mondanità internazionale. La fragranza non si limita a richiamare un luogo, ma prova a ricostruirne il clima emotivo, trasformando il profumo in una sequenza di immagini e suggestioni.

L’idea di fondo è quella di una scena cinematografica: una donna avvolta in abiti di seta attraversa il Bund illuminato dai neon, mentre una scia di rosa e litchi rimane sospesa nell’aria. È questa immagine, elegante e ambigua, a guidare l’intero sviluppo olfattivo.LeShoppingNews-Shanghai-Le-Soir-il-cinema-olfattivo-di-Cherigan- Shanghai Le Soir, il cinema olfattivo di Cherigan

L’immaginario della Shanghai degli anni Trenta

La Shanghai evocata da Cherigan è quella degli anni Trenta, una città in cui lusso e mistero convivevano nei teatri, nei club privati e nei salotti frequentati dall’élite internazionale. Un contesto storico complesso, segnato da fermento culturale e tensioni sotterranee, che la fragranza traduce in un equilibrio costante tra elementi luminosi e accenti più profondi e avvolgenti.

In questo senso, Shanghai Le Soir si inserisce nel filone della profumeria che utilizza la memoria storica e l’immaginario urbano come strumenti di costruzione sensoriale, piuttosto che come semplice riferimento estetico.

Il viaggio olfattivo tra luce e ombra

La struttura della fragranza segue una progressione precisa, pensata per accompagnare chi la indossa lungo un percorso che alterna apertura brillante e profondità più intime, ricalcando simbolicamente il passaggio dal crepuscolo alla notte.

Note di testa: un’apertura luminosa e pungente

L’inizio è affidato a un accordo vivace e immediatamente riconoscibile. Il litchi e il ribes nero offrono una sensazione fruttata e luminosa, mentre il pepe rosa introduce una sfumatura speziata e leggermente pungente. È un’apertura che richiama il bagliore improvviso dei riflettori, un ingresso deciso che cattura l’attenzione senza risultare eccessivo.

Note centrali: eleganza e complessità floreale

Il cuore della composizione si muove su registri più sofisticati. La rosa, elemento centrale, viene affiancata dalla dimensione cipriata e terrosa della violetta e dell’iris. Il tutto è sostenuto dalla presenza del legno di cedro, che aggiunge struttura e profondità. Il risultato è un bouquet floreale elegante, privo di dolcezze esplicite, che lavora più sulla complessità che sull’immediatezza.

Note di fondo: persistenza e sensualità

La fase finale introduce le componenti più avvolgenti e persistenti. Il muschio bianco si combina con il calore del legno di cashmere e con altre note legnose, creando un sillage profondo e continuo. È la parte più intima della fragranza, quella che resta sulla pelle e accompagna chi la indossa per tutta la sera, lasciando una traccia discreta ma riconoscibile.

Una fragranza unisex tra cinema e memoria

Shanghai Le Soir si propone come fragranza unisex, pensata per superare le consuete categorizzazioni di genere. Non cerca un effetto dichiarativo o immediatamente evidente, ma costruisce la propria identità attraverso dettagli e sfumature. È un profumo che non richiede attenzione, ma che invita a essere scoperto nel tempo, seguendo la stessa logica di un film d’autore o di un racconto stratificato.

Dal punto di vista editoriale, il lancio si presta a una lettura trasversale: dal tema delle “fragranze che viaggiano nel tempo” al ritorno di ingredienti come il litchi nella profumeria di alta gamma, fino al dialogo sempre più stretto tra immaginario cinematografico e creazione olfattiva.

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