Dietro ogni profumo c’è un universo di storie, tradizioni e materie prime che arrivano da angoli lontani del mondo. Alcuni ingredienti sono celebri, altri sorprendenti. Alcuni hanno origini antichissime, altri nascono da raffinati processi contemporanei. A svelare l’anima segreta di queste essenze è Stéphane Humbert Lucas, artista sinesteta e fondatore della maison omonima, punto di riferimento della profumeria artistica di lusso.
Inchiostro: una nota che nasce da un rituale antico
In Oriente l’inchiostro non è mai stato un semplice pigmento, ma un simbolo culturale. In Cina e Giappone veniva creato da bastoncini solidi ottenuti tramite la combustione di radici di pino o oli pregiati. La polvere scura veniva poi mescolata con acqua e leganti naturali, dando vita a un inchiostro profumato, arricchito da tonalità come seppia o indaco.
In profumeria, l’accordo “inchiostro” è un viaggio sensoriale affascinante: ricorda canfora, fuliggine e note terrose, con un carattere scuro, intellettuale, profondo. Evoca l’atto della scrittura, pagine antiche, lettere d’amore. Viene ricreato con materie prime come cuoio, incenso, legno di cedro, patchouli, vaniglia e muschio.
È protagonista in fragranze come Mortal Skin (Snake Collection).
Muschio bianco: dall’origine animale alla sensualità etica
Un tempo derivato dal cervo muschiato asiatico, il muschio naturale era potente, animale e persistente. Oggi, per ragioni etiche, questa materia prima è stata sostituita da muschi sintetici e alternative vegetali, come i semi di ambretta.
Nasce così il moderno muschio bianco, simbolo di pulizia e morbidezza: dolce, talcato, lattiginoso. È la nota che più di tutte evoca la pelle pulita, la camicia fresca, il comfort caldo di un abbraccio. Usato come base, prolunga la durata della fragranza e ne addolcisce l’evoluzione.
Si ritrova in numerose creazioni SHL, tra cui God of Fire, Lady White Snake, Panthea e Taklamakan.
Cuoio: un accordo costruito come un’opera d’arte
La nota cuoio non proviene da una singola materia prima: è un accordo, una costruzione olfattiva complessa.
Per ricrearlo si utilizzano elementi fumosi e intensi come catrame di betulla, castoreum, ginepro rosso e nuove molecole di sintesi che ammorbidiscono l’impatto, rendendolo più elegante.
Il risultato può essere ruvido, scamosciato, fumoso o sofisticato, a seconda degli equilibri scelti. È una delle note più amate nella profumeria artistica per la sua capacità di evocare lusso, artigianalità e carattere.
La ritroviamo in fragranze come Crying of Evil, Venom Incarnat e Soleil de Jeddah.
Oud: il legno più prezioso del mondo
Definito “oro liquido”, l’oud è un ingrediente ricco e stratificato. Deriva dalla resina prodotta da un albero del Sud-Est asiatico, e sviluppa note legnose, affumicate, balsamiche e animali.
Intenso e magnetico, l’oud è protagonista della profumeria mediorientale, ma negli ultimi anni ha conquistato l’Occidente proprio per la sua profondità sensuale.
Nelle creazioni di Stéphane Humbert Lucas l’oud offre persistenza straordinaria e un calore avvolgente, come in God of Fire e Isra & Miraj.
Vaniglia del Madagascar: dolcezza complessa e seducente
Considerata la migliore al mondo, la vaniglia del Madagascar è molto più di una semplice nota gourmand. Durante la lavorazione tradizionale sviluppa sfumature speziate, legnose, cremose e persino leggermente animali. La sua potenza deriva dall’alta concentrazione di vanillina, che la rende un ingrediente ricco e avvolgente.
È una delle note di fondo preferite dai profumieri perché dona calore, rotondità e un carattere irresistibile alle composizioni.
Si ritrova in fragranze come Soleil de Jeddah, Mango Kiss e Taklamakan.




