Una nuova vita per i tessuti, nel segno dell’upcycling e dell’inclusione sociale. Un progetto per ridurre l’impatto ambientale della moda utilizzando materiali che sarebbero destinati allo smaltimento

Pierre Mantoux e Prism creano una lace bag upcycled - Le Shopping News Il Magazine per gli Appassionati di Moda e Tendenze

Grazie alla collaborazione con Prism, realtà impegnata nel riutilizzo creativo di materiali tessili deadstock, Pierre Mantoux – azienda storica milanese vocata al mondo dell’hosiery e del bodywear, ha realizzato la lace bag upcycled in pizzo.
Una lace bag sostenibile due volte: eticamente e ambientalmente. La bag, infatti, oltre a valorizzare  l’aspetto ambientale, pone l’accento anche sull’aspetto etico, umanitario, attraverso un gift senza tempo.

Tessuti in pizzo riciclati danno vita a un accessorio dal lusso sostenibile

La lace bag è realizzata attraverso il riciclo di tessuti in pizzo avanzati provenienti dagli archivi di produzione di Pierre Mantoux. Il risultato è un accessorio elegante e sostenibile, pensato per un utilizzo quotidiano. Che incarna i valori di bellezza, responsabilità e durabilità, che da sempre contraddistinguono l’intera produzione del brand.

Il progetto è accompagnato da un’importante mission di valore sociale: Prism, infatti, si distingue per il suo approccio etico alla produzione. Utilizzando esclusivamente materiali recuperati e coinvolgendo lavoratori vulnerabili, come richiedenti asilo e persone provenienti da contesti fragili, offrendo loro opportunità di inclusione sociale e professionale.

 

Due aziende per un obiettivo comune

Con questo progetto, Pierre Mantoux rafforza il proprio impegno verso una moda più consapevole e inclusiva. “La nostra lace bag è sostenibile due volte: eticamente e ambientalmenteracconta Patrizia Giangrossi, amministratore unico di Pierre Mantoux –  Crediamo in questi valori, per questo abbiamo voluto dar vita con Prism a un progetto unico, valorizzando non solo la qualità delle sue materie prime, inclusi gli scarti di produzione, ma anche le storie e le persone che ne rendono possibile la realizzazione”.

Quando abbiamo conosciuto Pierre Mantoux è stato subito chiaro che avessimo molti punti che ci accomunavano, sia sotto l’aspetto di eticità del lavoro sia per l’attenzione sempre crescente all’economia circolare – aggiunge Giovanni Lucchesi, fondatore di Prism- Questo progetto, nato fin dalla prima chiacchierata, è solo il primo di una serie di collaborazioni che stiamo elaborando. Volte a valorizzare l’inclusione sociale lavorativa, il made in Italy e la cyrcular economy”.

Stefania Lupi