L’azienda toscana Tesma ha ideato Mate, il cashmere ecologico, prezioso tessuto ricavato da indumenti in cashmere oramai dismessi.
Nella sede di Prat0 nel 2009 Tesma, Edoardo Mariotti e sua moglie Claudia Carlotti, ebbero l’intuizione di recuperare il lavoro dei vecchi cenciaioli mettendo a frutto questa storia e queste qualità, e iniziarono a raccogliere e scegliere solo capi di cashmere, e con questa lana pregiata farne un filato ecologico per produrre cashmere riciclato.
Prato ha una lunga storia nel riciclo di stracci, fatto di balle di cenci e panni provenienti da tutto il mondo, e di cernitori esperti che sanno riconoscere al tatto le composizioni dei tessuti.
I dieci dipendenti, che animano i 1500 metri quadrati del nuovo stabilimento di Montemurlo, suddividono in cumuli dello stesso colore i mucchi di maglie prelevate dalle balle, che dopo viaggi di migliaia di kilometri (per lo più i capi arrivano dagli Stati Uniti, dopo aver subito controlli rigorosi), le liberano da bottoni, etichette, strass, cerniere e le inviano alla macchia stracciatrice.
Un procedimento che ha ottenuto il Global Recycle Standard (Grs), certificato rilasciato da Icea e promosso da Texitile Exchange, organizzazione no-profit che promuove a livello internazionale lo sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile.
Rinasce così la nuova materia prima. Una parte viene rivenduta a lanifici e filature, in Italia e all’estero, un’altra parte viene lavorata in azienda e si trasforma in capi preziosi di puro cashmere ecologico, col marchio MATE.
www.matecashmere.com