Barbour International e Triumph Motorcycles in partnership nella realizzazione di capi unici ed inconfondibili
Barbour International, il brand che si ispira al patrimonio motociclistico di Barbour sin dal 1936, crea una nuova collaborazione con Triumph Motorcycles, la più antica casa motociclistica del mondo. La collaborazione avrà durata due anni, con inizio nella stagione FW15.
I due brand sono vere e proprie Icone mondiali, brand autentici, e dal gusto squisitamente British.
L’iconica giacca Barbour International viene personalizzata, combinando il ricco patrimonio di stile di entrambi i marchi, mentre la collezione si amplia fino a prevedere giubbotti jeans, camicie, maglieria, denim, e T-shirt logate.
Barbour International, oltre a diventare un vero e proprio brand autonomo, è cresciuto in modo significativo nel fatturato, attirando una nuova clientela, ispirandosi principalmente all’eredità motociclistica del marchio.
Dopo che Barbour International è arrivato ad affermarsi come marchio separato, il passo successivo e naturale era la nascita di una collaborazione con il più iconico di tutti i nomi del mondo del motociclismo mondiale.
Entrambi i marchi infatti sono britannici sinonimi di motociclismo e vita all’aria aperta, con una grande quantità di sinergie possibili. Steve McQueen, ha guidato una Triumph Bonneville, una delle più famose moto di tutti i tempi indossando un Barbour International, la giacca biker originale per eccellenza, nel 1964 durante i Trials International Six Day insieme alla squadra statunitense.
Triumph e Barbour International sono due marchi iconici con una vera e propria passione per il motociclismo e con una reputazione di altissima qualità.
La nuova gamma di abbigliamento è stato accuratamente progettata per riflettere i valori di entrambi i marchi, con l’autenticità e il fascino senza tempo che hanno fatto di Triumph e di Barbour due icone senza tempo, dal 1960 ai nostri giorni.
La collezione sarà disponibile a partire da agosto 2015, in Italia distribuita da W.P. Lavori in Corso.
