La boutique Puttini Capri nasce nel 1988 per il volere di Angela Puttini, appassionata ricercatrice di monili preziosi e originali. Oggi, all’insegna di questa tradizione la figlia Antonella crea gioielli originali che racchiudono la cultura e lo spirito dell’isola, che ha ospitato negli anni numerose celebrities amanti del mare e della semplicità che circonda ancora oggi l’isola, dove gli odori e i sapori sono veramente inimitabili e chi ha la fortuna di andarci, almeno una volta nella vita, non la dimentica più.

Dopo aver trascorso i primi anni di lavoro dedicandosi all’arredamento di interni, Antonella ha iniziato a portare avanti con passione l’intento familiare di realizzare gioielli unici e non ripetibili, dedicandosi nei primi anni di attività esclusivamente alla ricerca delle pietre e scegliendo, dopo lunghi viaggi e ricerche, quelle tipiche dei suoi luoghi natii: coralli, perle, pietra lavica, ori, bronzi e argenti.

“Nei miei gioielli sono concentrati non solo la tradizione orafa e artigianale del Mediterraneo, ma soprattutto il gusto originale e sempre attento alle esigenze estetiche della gioielleria contemporanea.”

La collezione “Provident Capri” è stata ideata partendo dalla moneta antica dell’età di Tiberio, per rievocare i fasti dell’età romana di Capri. Sulle monete, in argento o bronzo, o cammeo è raffigurata la testa dell’imperatore Tiberio, che a Capri, dice la leggenda, costruì ben dodici ville ognuna intitolata a una divinità. Si va dal signorile bracciale rigido a quelli a maglia morbida, dai pendenti alle catenine e agli orecchini.

“Provident Capri” vuole essere un monito, un augurio, un segno premonitore, un monile che esprima e porti fortuna, insieme alla speranza di ritornare nell’isola azzurra.

“Le mie creazioni nascono dal desiderio di trasmettere delle emozioni vere ” spiega Antonella Puttini “come la gioia e la serenità, per ricordare i momenti unici e magici, sono opere che sfidano le tendenze, creazioni nate dai ricordi e dalla storia per diventare parte della storia personale di chi li indossa”.